Piastra eutettica

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Due piastre eutettiche

La piastra eutettica è un contenitore in plastica chiuso (generalmente blu) al cui interno vi è un liquido (acqua e glicole o altre miscele) che, dopo il congelamento, viene usato per mantenere a bassa temperatura frigoriferi portatili, borse termiche e simili.

Questa soluzione ha rapidamente soppiantato il tradizionale ghiaccio per questo compito, avendo il notevole vantaggio di non disperdere liquido quando si riscalda.

Etimologia e altri nomi[modifica | modifica wikitesto]

L'aggettivo eutettico viene dal greco antico εὔτηκτος (eútēktos), cioè "facile da fondere", "che fonde bene". Il termine fu coniato dallo scienziato britannico Frederick Guthrie nel 1884. Il sostantivo affine è eutessia.

La piastra eutettica ha diversi nomi nel linguaggio comune, divisibili in quattro categorie:

  • nomi che ne suggeriscono la funzione: elemento refrigerante, blocco refrigerante, ghiaccio sintetico, ghiaccio artificiale, ghiaccio secco, ghiaccio portatile, accumulatore di ghiaccio, accumulatore di freddo, accumulatore termico, carica del ghiaccio, frigogel;
  • nomi che ne suggeriscono l'aspetto: piastra, piastrella, mattonella, tavoletta, blocchetto, saponetta, pastiglia, panetto o panetta, seguiti da elementi specificatori come di ghiaccio, del ghiaccio o -ghiacciolo;
  • nomi alterati con suffissi strumentali o diminutivi: ghiaccetto, ghiacciolo, ghiaccioletto, ghiaccino, ghiacciolino, ghiacciolone, frigorino, frigoretta, freschino, gelino, polarino o polaretto, eventualmente seguiti da specificazioni come della borsa termica o della borsa-frigo;
  • nomi derivati da nomi commerciali: siberino[1], siberina ma assolutamente non siberiano, dal marchio Siberin, e freezerino da Freezerino.

Funzionamento[modifica | modifica wikitesto]

Le piastre eutettiche contengono una miscela liquida a temperatura e pressione ambiente (20 °C, 1 atm) e solida a temperatura un po' inferiore. La miscela inoltre ha delle caratteristiche simili a quelle dell'acqua: elevato calore specifico e passaggio di stato a una temperatura di circa 0 °C (a pressione ambiente). Tali caratteristiche sono quelle necessarie al funzionamento delle piastre eutettiche come "accumulatori di freddo": se messi in congelatore essi impiegano un tempo piuttosto lungo per arrivare a una temperatura "circa uguale" a quella del congelatore (ad es. −18 °C) in quanto la quantità di calore (energia) che devono cedere è elevata (a parità di massa un blocco di ferro alla stessa temperatura iniziale — ad es. 20 °C — cederebbe una quantità di calore molto inferiore per arrivare alla stessa temperatura finale — ad es. −18 °C — anche perché in tale intervallo di temperatura la sostanza contenuta nelle piastre eutettiche cambia di stato, da liquido a solido, liberando un ulteriore calore latente senza cambiare la propria temperatura).

Una volta raggiunta (o quasi) la temperatura del congelatore, posti in un ambiente a temperatura superiore esse sono in grado di assorbire un'elevata quantità di calore (energia) prima di arrivare a temperatura ambiente, garantendo quindi il mantenimento, in un contenitore adeguatamente isolato, di una temperatura sensibilmente inferiore di quella ambiente per un tempo almeno altrettanto lungo a quello necessario per il suo raffreddamento.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alternative al siberino, su terminologiaetc.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]